domenica 9 agosto 2009

Voglio tornare bambina

Evviva sono contenta perchè dopo mesi e mesi trascorsi a costruire questo mio video sono riuscita ad inserirlo su youTube e poi metterlo in questo blog per farlo vedere a voi lettori "sempre che ce ne siano ancora ma spero proprio di si...."

Ho voluto creare questo video perchè a volte vorrei tornare bambina, quando tutto era più semplice. Proprio così.. vorrei tornare a scuola, dire quello che penso e fregarmene di quello che pensa la gente, vorrei vedere il mondo con gli occhi di una volta, quando tante cose non le capivo ancora, le domeniche a giocare a nascondino e preoccuparmi solo di fare "tana-libera-tutti", vorrei non pensare male della gente.. e vorrei, stupirmi davanti a ogni cosa, anche la più semplice..

mercoledì 5 agosto 2009

I viaggi dei bambini alla scoperta del mondo.

Le tante sospirate vacanze finalmente stanno arrivando e forse per qualcuno sono già cominciate. Dunque prima di partire pensate bene quale che sia la destinazione prescelta, andare in vacanza con i bambini fa sempre bene, perché permette di far respirare ai piccoli un’aria più salutare e meno inquinata di quella che normalmente si trova nelle città, ma anche di fare esperienze molto formative da un punto di vista psichico: vedere mucche, capre o cavalli in montagna, pesci o barche al mare significa vedere cose diverse da quelle di routine, che si conoscono solo attraverso i libri, e questo è molto importante per la formazione del bambino.
Senza considerare che trascorrere insieme qualche giorno di relax avendo a completa disposizione mamma e papà è molto positivo per i bimbi, che sempre più spesso vedono i genitori ‘col contagocce’, a causa dei loro impegni lavorativi


Una delle mete favorite contro la calura estiva è la classica vacanza al mare, soluzione ideale per le famiglie con bambini. Al mare si gode la freschezza della brezza marina, i rigeneranti bagni, i giochi più diversi e fantasiosi. Sempre più spesso si trovano hotel con servizi dedicati ai bisogni dei bimbi, strutture attrezzate con area giochi, accuratamente ombreggiate, piscine sicure e non mancano mai nuovi amici e tanto svago.

Il sole e il mare, per diversi e importanti motivi, fanno sempre bene, specialmente in una fase delicata com’è quella della crescita dell’organismo. La pelle dei piccoli, però, è ancora molto delicata, ed è necessario proteggerla dai raggi del sole: non esporre i piccoli nelle ore più calde, dalle 11.00 alle 17.00, cospargerli accuratamente con creme protettive, indossare un cappellino con visiera può evitare colpi di sole e febbre improvvisa. La crema, perché mantenga la sua efficacia, andrebbe applicata ogni due ore indipendentemente dal bagno in acqua. I raggi solari passano anche attraverso le tele degli ombrelloni, se rimanete al mare l'intera giornata fate indossare magliette di cotone bianche ai vostri bambini.
E' importante bere molto, acqua o succhi di frutta e, come per i grandi, è meglio evitare bibite gassate e cibi grassi. Frutta fresca e gelati restituiscono sali minerali e vitamine al corpo senza appesantirlo.
Mentre giocano spensierati sulla spiaggia, milioni di invisibili particelle d'acqua sospese in aria, che contengono sali e ioni sottratti all’acqua di mare dal vento e dal moto ondoso e trasportati sulla costa, esercitano un aerosol naturale, salubre e purificante alle vie respiratorie.
Si comprende facilmente l’importanza di questo ambiente climatico, che rafforza le capacità di resistenza agli attacchi virali dei mesi invernali.

Anche il sole è fondamentale per una crescita sana. La salute delle ossa è strettamente legata agli effetti benefici dell'esposizione al sole, perché consentono alla vitamina D di formarsi. Questa vitamina si assimila attraverso il cibo, latte, burro, uova, carne, ma per formarsi necessita del sole. Grazie al lavoro della vitamina D, il calcio si fissa nelle ossa e garantisce una crescita ossea equilibrata.

I bimbi, tutto questo non lo sanno e giocano felici, si tuffano in mare e magari imparano a nuotare, prima con i braccioli...e poi finalmente liberi di galleggiare!
Portate sempre diversi costumini da bagno, rimanere con il costume bagnato può causare fastidi all'intestino, eritemi e pruriti.
Ricordate sempre che per i bimbi piccoli, fino a tre/quattro anni, la mamma e il papà sono il centro del mondo e non c’è niente di più bello e gratificante che passare il tempo con voi, castelli di sabbia, racchettoni, pallone, gavettoni, bagni, tuffi e coccole a volontà!

Se la vostra destinazione invece è la montagna il bambino sano può soggiornare a qualsiasi altitudine, ma al disopra dei 2500 metri è necessario un periodo di acclimatamento. I neonati non vanno mai portati al di sopra dei 700-800 metri; in ogni caso consultate sempre il pediatra prima di intraprendere un viaggio se avete dei bambini piccoli.


Ricordatevi che in montagna ci si scotta più facilmente, quindi servirà una crema solare con fattore di protezione molto elevato, cappellino e occhiali da sole.
La vacanza in montagna è molto particolare e ha molti privilegi: aria pura, piacevoli passeggiate, coinvolgenti escursioni, paesaggi nuovi, ricchi di una vegetazione tutta da scoprire: anche la montagna offre numerosi stimoli ai bambini, di qualunque età. E se al mare bisogna fare attenzione al sole di mezzogiorno, in montagna le ore centrali del giorno sono da preferire, per le temperature più dolci e la protezione solare ‘naturale’ rappresentata dagli alberi.

ATTENZIONE A ...
Escursioni termiche. Anche se è una bella giornata, in montagna c’è sempre un po’ di vento e gli sbalzi climatici sono abbastanza repentini e marcati, soprattutto appena il sole incomincia a calare. Se il bambino fa il bagno in piscina o se ci coglie una pioggia improvvisa, occorre asciugarlo subito e fargli indossare abiti asciutti.
Vespe e api. Pericolose soprattutto se il bambino scopre un alveare: attratto dalla novità, potrebbe avvicinarsi troppo e trovare brutte sorprese! Il rischio principale della puntura di una vespa è quello di una reazione allergica anche grave (ma fortunatamente rara!) come lo shock anafilattico.
Punture di zecche. Essere punti dalle zecche è più comune di quanto si creda. Si possono trovare in molte zone boscose di Friuli, Trentino, Veneto, Liguria, Campania, Calabria, Sicilia. Per evitarle, un buon accorgimento è indossare calzettoni, pantaloni lunghi e scarpe chiuse quando si passeggia nei boschi e cercare di camminare sul sentiero evitando il contatto con la vegetazione.
Il morso non provoca fastidi e spesso la mamma si accorge che il bambino è stato punto solo alla sera, quando vede l’insetto attaccato alla pelle o trova un nodulino nero sottopelle del diametro di 3-4 mm. La zecca va tolta in toto, aiutandosi con una pinzetta; se non si riesce, meglio farlo fare dal medico, per essere sicuri di averla estratta completamente. Se resta attaccata, infatti, la zecca potrebbe trasmette infezioni anche serie, come la malattia di Lyme.
Traumi. Finalmente liberi, i bambini corrono, si arrampicano e qualche volta cadono. Il più delle volte se la cavano con una leggera sbucciatura e una piccola contusione, ma se si fa una scampagnata è meglio portare con sé un kit di pronto soccorso: disinfettante (acqua ossigenata o salviettine ad azione disinfettante), cerotti, bende per fasciature. Naturalmente se c’è un dubbio di frattura, bisogna andare in ospedale.

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